È il paese delle spezie e dei curry che rendono innamorati, ridanno forza agli anziani, che curano l’apatia e l’affaticamento.
È il Nord e il Sud che si distinguono, una gastronomia trattata come un’arte e cosparsa di riti sociali e religiosi.
Se pensate che la cucina indiana si riassumi al riso, al curry e al chutney, sarete piacevolmente sorpresi. Non esiste nessun stile culinario, nessun ordine di servizio … né piatto nazionale ma una diversità stupefacente di preparazioni e di ingredienti.
Sarete tentati, allora, di trovare un punto comune nella presenza delle spezie che fanno della cucina indiana una vera arte in colore, in odore e in sapore. I principi dietetici scritti nei testi sacri dell’Ayurveda regolano il dosaggio e i miscugli delle spezie affermando che un’alimentazione fortemente speziata è una garanzia di buona salute. Stimola il fegato che ha la tendenza di essere pigro in presenza di un clima tropicale. Un Indiano potrà sempre affermare l’origine, la religione e la casta del cuoco al primo boccone attraverso la semplice composizione del condimento. E, la cosa può sorprendervi, numerosi Indiani non mangiano speziato.
La cucina indiana è semplice, equilibrata, basata su ricette e principi millenari.
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Pulav di riso – Riso alla banana – pollo arrotolato speziato con byriani di verdure – budino di carote – Chai indiano – vino e acqua